Negli anni Quaranta nel cinema europeo e, in particolare, in quello italiano, si affermò una nuova concezione dell'opera filmica. Il Neorealismo  non fu soltanto uno stile ma anche l'invenzione di un procedimento produttivo necessariamente al di fuori dei modelli industriali, che faceva uso di mezzi e ambientazioni assolutamente anticonvenzionali e riconducibili a un'indipendenza creativa e produttiva. Il contesto urbano, un crudo realismo, l'impegno sociale, l'anticonformismo nella recitazione, la ricerca della verità 'in presa diretta', la militanza politica, la volontà di sperimentare nuovi linguaggi, l'autarchia artistica nella realizzazione del film, nonché la dicotomia sempre più accentuata tra prodotto commerciale e opera d'autore diedero vita al "cinema indipendente".

I film di VED raccontano la diversità, la condizione detentiva, la legalità, situazioni sociali, il futuro dei giovani, il rapporto con le nuove tecnologie, amore, solidarietà, la cultura, l’arte e la condizione lavorativa del passato, il problema dell’essere e non dell’apparire, la condizione omosessuale ed eterosessuale, il degrado ambientale, affetti, le vite ignorate, straordinariamente vive e capaci di vivere ancora con l’unico obiettivo di porre al centro l’uomo in una chiave migliore.

Alcuni film restano senza distribuzione.

VED associazione culturale ha pensato di dare comunque visibilità ad alcune opere filmiche prodotte tentando di distribuire in maniera alternativa, attraverso una rete dal basso organizzando delle proiezioni presso sale cinematografiche indipendenti, associazioni, enti, centri culturali, sociali, parrocchie, teatri, università, istituti detentivi, circoli, cineclub, auditorium,  biblioteche, istituti scolastici, istituti di cultura ed ambasciate all’estero.

Alle proiezioni segue o precede un dibattito-confronto con gli autori e gli artisti.

Un esempio è il docufilm "LE STANZE APERTE"

Invita tutti a partecipare attivamente a questa rete organizzando proiezioni  scrivendo compilando il modulo